Responsabilità amministrativa delle persone Giuridiche D.lgs 8 giugno 2001, n. 231
Il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 è una norma italiana che disciplina la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e delle organizzazioni.
Con questa legge viene introdotta per la prima volta in Italia una forma di responsabilità a carico delle organizzazioni (imprese, società, associazioni), per una lista di reati che possono essere commessi dal personale a favore o nell'interesse dell'azienda stessa (es. corruzione, disastro ambientale, riciclaggio di denaro, falso in bilancio e tanti altri).
Tale responsabilità si aggiunge a quella della persona fisica che ha realizzato materialmente il reato.
La norma prevede sanzioni in capo alle aziende, come persona giuridica, che non hanno posto in essere quella serie di prevenzioni che impediscono ai propri dipendenti di commettere reati nell'interesse della società.
Le sanzioni sono di natura pecuniaria fino alla chiusura dell'attività in caso di recidiva, e con il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione come misura cautelare.
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Le indagini difensive legge 397/2000
La legge 397/00 ha inserito nel codice di procedura penale il Titolo VI-Bis “Investigazioni difensive”, oltre ad una norma di carattere generale, l’art. 327bis che recita:
- Fin dal momento dell'incarico professionale, risultante da atto scritto, il difensore ha facoltà di svolgere investigazioni per ricercare ed individuare elementi di prova a favore del proprio assistito, nelle forme e per le finalità stabilite nel titolo VI-bis del presente libro
- La facoltà indicata al comma 1 può essere attribuita per l'esercizio del diritto di difesa, in ogni stato e grado del procedimento, nell'esecuzione penale e per promuovere il giudizio di revisione
- Le attività previste dal comma 1 possono essere svolte, su incarico del difensore, dal sostituto, da investigatori privati autorizzati e, quando sono necessarie specifiche competenze, da consulenti tecnici
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Criminalità informatica legge n.48/2008
La legge n.48/2008 relativa alla ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla criminalità informatica fatta a Budapest il 23 Novembre 2001 è entrata in vigore Il 5 aprile 2008.
Tale legge disciplina i crimini informatici che entrano a pieno titolo nel Codice Penale quali reati che si configurano laddove l’attività illecita abbia come oggetto o mezzo del reato un sistema informatico o telematico.
Tale norma prevede l’introduzione di nuove norme e l’inasprimento di alcune fattispecie già esistenti sia la modifica del D.lgs 231/2001 attraverso l’estensione della responsabilità delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica.
SI riportano di seguito le classificazioni di reati informatici:
- Frode informatica
- Accesso abusivo a un sistema informatico
- Detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a sistemi
- Diffusione di hardware e software diretti a danneggiare sistemi
- Intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche
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